Pecos Bill
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PECOS BILL
Parole e musica di Renato Pareti
Ora giocano, puoi venire qui ...
ti sarai distrutta ormai;
non è perché ho voglia io,
ma se potessi un po' ...
Quanto tempo è che non ti amo più,
stai con me amore mio,
non è così che voglio anch'io ...
tra un pellerossa, un aeroplano, un aquilone ...
Ora giocano, puoi venire qui ...
ti sarai distrutta ormai;
non è perché ho voglia io,
ma se potessi un po' ...
Quanto tempo è che non ti amo più,
stai con me amore mio,
non è così che voglio anch'io ...
tra un pellerossa, un aeroplano, un aquilone ...
Ma tu dormi già
ed è un peccato risvegliarti,
disturbare proprio te,
ed è un peccato risvegliarti,
disturbare proprio te,
per far l'amore pressappoco
e quando viene sera, l'ora della preghiera ....
non mi sento più di riprovarci ancora.
Non è facile dirti "amore mio",
quando c'è qui dentro me
la nostalgia dei giorni in cui
potevo andare, dire, fare, amare amare ....
Ma tu dormi già, e Pecos Bill
ha vinto ancora su di me e ...
io vorrei per una volta far l'indiano ...
ma intanto viene sera, l'ora della preghiera:
non mi sento più di riprovarci ancora.
Con questa mia canzone, che viene dopo "Tornerai Tornerò" e prima di "Bella da morire", gli Homo Sapiens arrivarono a dischi caldi, al 15° posto nelle classifiche di vendita.
Descrive le difficoltà di un padre a gestire il suo nuovo ruolo all'interno di una coppia con l'arrivo di un figlio. Tornano i ricordi di una vita libertina nel suo passato che quotidianamente si osteggiano con le nuove esigenze e la tenerezza provata per quel frugolino appena arrivato che, spesso e volentieri, lo relega in secondo piano.
Descrive le difficoltà di un padre a gestire il suo nuovo ruolo all'interno di una coppia con l'arrivo di un figlio. Tornano i ricordi di una vita libertina nel suo passato che quotidianamente si osteggiano con le nuove esigenze e la tenerezza provata per quel frugolino appena arrivato che, spesso e volentieri, lo relega in secondo piano.
Sul retro vi è "Madagascar", musica mia, mentre il testo porta la firma del grandissimo Bruno Lauzi. L'impasto corale di questa canzone è davvero pregevole e struggente.
Bruno era una persona supersimpatica e molto buona. Con lui mi sono trovato bene in ogni occasione, anche quando, dopo qualche anno, mi sono ritrovato ad essere il suo produttore. In quell'occasione mi presentò a Lucio Battisti, parlando di me in tono lusinghiero.