Notizie 2012
BUON ANNO A TUTTI I VISITATORI!
Dopo un inizio caratterizzato dal buon tempo con un clima quasi primaverile Vicosoprano è entrato nell'inverno quello vero. Erano un po' di anni che non si toccavano delle temperature così basse. Del resto non è un'anomalia tutta vicosopranese, ma del quasi totale resto d' Europa.
Questa mattina anche in pianura si registrano 11 gradi sotto allo zero. Non ci rimane che aspettare una nuova clemenza della natura, la quale vince sempre sull'uomo. Mi piace iniziare questo diario di notizie riguardanti Vicosoprano con una bella foto di Fabrizio Marchetti, pubblicata ieri su Facebook.
24 Febbraio 2012
Se n'è andato per sempre il nostro Avvocato Lavaggi. Scrivo nostro, perché assieme ad Aldo Ricci, a Vito Morandi, Renato Donenghi e altri, sono state le persone "straniere" che tanto amavano Vicosoprano. Non mancavano un'estate. Di Giancarlo ricordo l'affabilità, l'attaccamento alla famiglia, le cause di usucapione, la sua passione per i funghi. Poveretto! Ne trovava assai pochi, ma non rinunciava mai e quando ritornava col fazzoletto che cioccava, come dicono a Vico, si faceva una risata. Era una persona molto buona e onesta.
Voglio abbracciare da questa pagina tutta la sua famiglia esprimendole da parte di tutti le condoglianze più sentite.
1 maggio 2012
Anche la Zia Catin ha fatto il grande salto raggiungendo il suo Renzo. Avrebbe compiuto 94 anni a settembre.
Si è spenta all'ospedale di Rapallo. Non ritornava a Vico ormai da anni, impossibilitata dai suoi motivi di salute. E' stata l'ultima dei 10 fratelli Pareti a lasciarci. La foto a fianco la ritrae mentre era nella cucina di Cantun, dove io stesso ho trascorso le estati più belle della mia vita con lo zio Angiolino, Silvio, Eugenio, Gianin e Rina. Mi torna alla mente quella volta che ero scappato con le mule ... al mio ritorno, non riuscendo a prendermi, perché accovacciato sotto il tavolo, mi ha allungato una pedata nella schiena che mi è scoppiato un foruncolo di cui porto ancora la cicatrice!
Ciao Zia!
30 giugno 2012
Caro il mio DON,quant’acqua è passata sotto i ponti!E oggi siamo qui, in tanti, a festeggiare il cinquantesimo del tuo sacerdozio; l’avresti mai detto?Tu delicato, con mille paure, introverso, pieno di ritrosie, sei il DON della vallata.Avevi 25 anni quando sei arrivato a Vico e l’estate dopo ti ho conosciuto.Mi sei piaciuto subito, senza i vestiti da prete, con la carriola, che aiutavi chi lavorava per la Chiesa.Mi sono piaciute subito anche la tua mamma e la tua zia di cui tu eri il fiore all’occhiello.Venivi da Cremona e il Buon Dio ha pensato bene di staccarti dalla pianura per farti assaggiare le cime di questa valle, spesso prodighe di mugugni e chiuse al nuovo, soprattutto se un po’ lontano dalla tradizione.Dio ha fatto una gran scelta mandandoti da noi, anche se difficile per te. Forse, in una grande città, con la tua passione per l’insegnamento, sarebbe stato tutto più comodo, ma c’era bisogno di un Suo inviato un po’ diverso tra i nostri monti, che cambiasse le abitudini e portasse aria fresca nel gregge.Con te è stato facilissimo parlare e dalla prima estate sei stato il mio confessore prediletto.A te ho sempre detto tutto! La tua sensibilità ha accolto i miei disagi giovanili, i miei ormoni in subbuglio, la mia passione per la musica, le cose che non dovevo fare, senza mai giudicarmi.Proprio per la tua predisposizione all’ascolto, mi è stato facile mostrarmi com’ero e di questo ti ringrazio tantissimo.Anche nel corso degli anni, magari vedendoci un po’ meno, ci sei sempre stato e oggi, anche se non sono presente fisicamente, voglio partecipare alla giusta festa che ti fanno, con queste parole che ti devo e ti scrivo.Sono sicuro che siamo in tanti a pensarla come me e siamo tutti un po’ commossi nel riabbracciarti, te compreso ci scommetto.Sei stato e sei un bravo prete e, soprattutto, un uomo, in mezzo alle difficoltà di tutti gli esseri umani.Tantissimi anni a Vico e gli altri in pellegrinaggio, di parrocchia in parrocchia, dai che è andata bene!Tutto sommato, malgrado gli acciacchi che spesso lamenti, sei ancora una buona forchetta, una mente lucida e un gran Pastore. Ricordo sempre le tue prediche come le migliori in assoluto.Tanti cari auguri, EMILIO COARI, in arte e nella vita IL DON DELLA VALLATA!
Ti voglio tantissimo bene!
Tuo Renato Pareti