Due ore di grandi emozioni
ESSERE NONNO > Articoli 2019 - 2
Questo post mi arriva dall'amico Valter Cesati e lo trovo bellissimo.
Ieri sera dovendo mia figlia partire per ragioni di lavoro da Malpensa alle 4.00 mi ha chiesto di fermarmi a cena e a dormire per poter accompagnare in mattinata Bea a scuola. Può un nonno rifiutare un simil impegno? Direi proprio di no, quindi con la mia attrezzatura notturna ed il “menù” degli appunti da assolvere al risveglio, mi son coricato sul divano ed ho iniziato a trascorrere la notte più lunga ed apprensiva della mia vita. Come da programma alle 4 in punto giunge il messaggio del tassista e mia figlia esce di casa, dopo circa mezzora Bea mi chiama e vuol farmi coricare accanto a lei, per ragioni igieniche e di spazio mi accoccolo sul pavimento a fianco del letto e poso una mano sopra le sue coperte all’altezza del ginocchio. Immediatamente la piccola allunga la sua manina sui miei capelli e quasi per esser certa di chi fossi mi accarezza la barba, avuta conferma di esser io al suo fianco, riprende il sonno in tutta tranquillità. Tranquillità che per me si trasforma in una sensazione indefinibile che va: dall’emozione, alla gioia, alla felicità, alla consapevolezza di trasmettere fiducia e serenità solo con la presenza, sarò infantile anch’io ma voglio che altri nonni possano provare emozioni così profonde e gratificanti, insomma due ore splendide in compagnia di una nipotina che non si è neppur resa conto di quanto amore ha dispensato al suo nonno. Grazie Bea...