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Renato Pareti

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Ok!!!

ESSERE NONNO > Articoli 2019 - 1
Da qualche mese Nicole mi risponde con OK quando le chiedo di fare una cosa. Mi è suonato strano sulla sua boccuccia e ho pensato subito alla contaminazione
inevitabile. Qualcuno parla di adattamento, qualcun altro d' integrazione, progresso e sarà anche così, ma il pericolo dell'appiattimento globale lo intravedo anche in queste piccole cose. Povera la mia Italia che compra tutto in rete senza le traduzioni nella sua lingua! Odio il fatto di non essere preso neppure in considerazione, e di obbligarci ad essere un popolo universale. Non so se sia giusto arroccarsi sulle proprie tradizioni, ancorarsi al passato o ingoiare, senza rendersene conto un futuro insapore che la globalizzazione mette a disposizione per i suoi oscuri, ma neanche tanto, interessi. Io so che non so, ma che desidero ardentemente cambiare direzione. Mi dirai:- tutta sta prosopopea per un OK?- Sono esagerato? Forse, ma quell'Ok mi suonava così masticato dal mondo intero che il trito e ritrito parevano una novità. Io sono un nonno, e ho il dovere di capire prima! Guarda cosa ti metto qua!

Abstract: riassunto/sommario Aftershave: dopobarba All inclusive: tutto compreso Audience: pubblico Award: premio Background: sfondo/contesto/ esperienze passate
Backstage: dietro le quinte Badge: tesserino Band: gruppo musicale Benefit: vantaggio/beneficio Best practices: buone prassi Bodyguard: guardia del corpo Boss: capo
Brand: marchio Break: pausa
Breefing: riunione di lavoro Broker: agente/intermediario Budget: bilancio/
budget Business: commercio/affare Business plan: piano di gestione
Cameraman:
cineoperatore Cash: contante Catering: catering/ristorazione
Check-up: visita di controllo Chewing gum: gomma da masticare
Coffee break: pausa caffè
Comfort: comodità Community: comunità Competitor:
concorrente Compilation: raccolta/collezione Concept: idea
Copyright: diritto d’autore Customer service: assistenza
al cliente Default: impostazione
predefinita Design: design Device: dispositivo
Display: schermo/monitor Download: scaricare Editor: redattore Email: posta elettronica
Escalation:
inremento/aumento Export: esportazioni Fake: falso/impostore Fan: tifoso Fashion: moda Feedback: opinione Fitness: forma fisica Font: carattere
(
tipografia)
Full-time: a tempo pieno Gap: lacuna Gossip: pettegolezzo Hall: ingresso Home banking: operazioni bancarie a domicilio Hot: bollente/
piccante Hotel:
albergo Import:
importazioni Intelligence: spionaggio Killer: assassino Know-how: conoscenza tecnica Leader: capo Location: posto/
luogo Log-in / Log-out: accedere
uscire (informatica)
Low cost: a basso costo Marketing: marketing Meeting: riunione/assemblea Merchandising:
attività promozionale  Mission: missione/obiettivo
Mood: umore
Network: rete/sistema News: notizie/novità Nickname: soprannome Nomination:
candidatura Online: in linea/in rete  Outlet: punto vendita Packaging:
imballaggio/
confezione Part-time: a tempo parziale  Partner: socio  Partnership:
collaborazione/alleanza  Performance: esibizione  Preview: anteprima Public
relations: pubbliche
relazioni Random: casuale  Reception: accoglienza/
ricevimento  Record: primato  Relax: riposo/relax  Remote: remoto Report: resoconto/verbale  
Revival: ritorno Scoop:
notizia giornalistica di grande
rilievo  Self-control: autocontrollo  Selfie: autoscatto  Sexy: sensuale/attraente  Shopping: compere  Show:
spettacolo  Showroom: salone di
esposizione  Smartphone: cellulare Snob: altezzoso  Social network: social network  Sponsor: finanziatore/sostenitore  Staff: personale  Stress:
tensione  Store: negozio
Target: obiettivo/traguardo  Team: squadra/gruppo  Teenager: adolescente  Test: prova/esame  Ticket: biglietto  Trend:
tendenza/moda Update: aggiornamento
(informatica)  Upgrade: eseguire l’aggiornamento (informatica)  Upload: caricare (in rete) Waterproof:
resistente all’acqua/
impermeabile  Web: rete/web  
Weekend: fine settimana  Wireless: senza fili

Sono soltanto alcuni esempi di quotidianità verbale con i quali fare i conti, ma in esse c'è il significato e l'odore dell'oggi, senza contare le abbreviazioni, le "emoticons", le storpiature delle parole che si usano per fare prima.
Prima di che cosa? La fretta, la corsa, il galoppo verso dove?
Fermarsi a ragionare, pensare, non inghiottire il niente, salutare le persone, sorridere, respirare, ascoltare, parlare, amare. Io provengo da quel mondo lì. Così mi hanno insegnato e così insegnerò alla mia Nicole. Non cambierò certo il mondo e, forse, neanche mi ascolterà, ma devo farle vedere l'altra metà del cielo, il rovescio della medaglia, quello di cui non si parla mai o quasi. Poi lei deciderà cosa è meglio per sé. Così mi fermerò di nuovo estasiato con lei a guardare un campo di grano dorato e la porterò a vedere le mucche nei pascoli, le spiegherò che ogni giorno è un uovo fresco appena covato, un miracolo in carne ed ossa che ti è regalato, un giardino di fiori freschi tra le mani che non c'entra né con ieri né con domani.
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